Caro te stesso

Caro te stesso,

che hai sempre così tante cose da fare,

così tanti posti dove andare;

la tua mente gira veloce come le pale di un ventilatore;

ogni momento sempre mosso e confuso

perché non sei mai fermo.

So che sei stanco.

So anche che non è colpa tua.

Nel cervello hai un costante ronzio che somiglia a uno sciame di api

che minacciano di pungerti se osassi chiudere gli occhi.

Hai di nuovo dimenticato qualcosa...

Devi subito prepararti per questa o quell'altra cosa...

O avresti dovuto fare qualcosa di diverso...

E se chiudessi gli occhi?

Andrebbe a pezzi il mondo senza di te?

Oppure diventerebbe la tua mente come il cielo aperto,

Se stormi di pensieri attraversassero l'alba

E tu semplicemente guardassi

e sorridessi.



— Kaveri Patel —
Medico di famiglia, praticante Vipassana

original version:
Dear you/you who always have so many things to do/so many places to be/your mind spinning like fan blades at high speed/each moment always a blur/because you’re never still// know you’re tired/I also know it’s not your fault/the constant brain buzz is like a swarm of bees/threatening to sting you if you close your eyes./You’ve forgotten something again/you need to prepare for that or else/you should’ve done that differently/What if you closed your eyes?/would the world fall apart without you?/or would your mind become the open sky/flock of thoughts flying across the sunrise/as you just watched/and smiled.